Melito. Salvatore Fazio e il “sogno” di un premio Nobel ad un calabrese verace
- Mimmo Musolino
Le feste natalizie sono state una mirabile occasione per un rimpatriata di quasi tutti gli “genio” melitesi, campioni internazionali delle scienze e delle arti, sparsi per il mondo. Ad iniziativa del “Circolo Meli” di Melito Porto Salvo, egregiamente e costantemente animato dal presidente, avvocato Pasquale Pizzi, l’ultimo in ordine di tempo a scendere in campo è stato lo scienziato fra i più giovani e prestigiosi della fisica nucleare a livello mondiale: il melitese Salvatore Fazio.
Questa affermazione non vuole essere, e non lo è, un fatto campanilistico o di cortesia megalomane. Diplomato presso il Liceo Classico a Melito P.S., sua città natale, e conseguito il dottorato di Ricerca presso l’Università della Calabria a Cosenza, nei fatti Salvatore Fazio, a soli 34 anni, è ricercatore allaBROOKHAVEN NATIONAL LABORATORY of New York, è già entrato, da qualche anno nella più autorevole e prestigiosa Top Italian Scientist (redatta dalla VIA Academy di Manchester) al 78° posto con un indice H 41 (la sommatoria di pubblicazioni e citazioni) e se si considera che Salvatore Fazio è agli inizi della carriera mentre il premio Nobel per la Fisica 1984, il senatoreCarlo Rubbia, è al 58 posto con indice H 56, ed il famoso (anche per le sue apparizione in TV) scienziato siciliano Antonino Zichichi è al 56° posto con indice H 62, e tutte due sono di età e carriera avanzata, si può benissimo comprendere che le affermazioni sulla carriera di Salvatore Fazio possono essere stigmatizzate per difetto e non per eccesso. Dopo avere attirato l’attenzione di studiosi e scienziati di tutta Europa, dalla Russia, alla Germania, alla Svizzera il fatto che egli sia approdato per un incontro pubblico con i suoi concittadini, nei locali dell’ex mercato coperto (oggi SIT-Sistema Informatico Territoriale) di piazzale Monsignor De Lorenzo, per trattare un argomento sicuramente di difficile abbordaggio intellettuale: “Un territorio inesplorato, la struttura tridimensionale dei protoni nei nuclei atomici” è un fatto che riempie d’orgoglio non solo i cittadini melitesi ma di tutta la Calabria.
Il dibattito, si fa per dire, in considerazione della planetarietà (i misteri del cosmo) dell’argomento, è stato un piacevole excursus scientifico del giovane scienziato melitese che ha calamitato l’attenzione di tutto il numeroso pubblico che gremiva la sala in ogni ordine di posti e molti erano assiepati all’esterno della moderna struttura convegnistica, e fra gli altri i genitori di Salvatore, il dottor Angelo e la dottoressa Candida Lasco. “Sono felicissimo di stare in mezzo ai miei compaesani e sentire questo calore umano che all’estero molto mi manca e mi riempie di nostalgia per la mia terra” ci ha confidato con fare gentile e meditabondo prima dell’inizio del convegno. Dulcis in fundo: una proposta per il preside del Liceo Classico di Melito P.S., dottoreDomenico Zavettieri: che promuova un incontro con tutte le giovani eccellenze, nei diversi settori professionali, partorite dal Liceo Classico “Familiari” di Melito. Hai visto mai che possa accadere ciò che sembra incredibile, che dopo ben 42 anni dall’ultimo premio Nobel assegnato ad uno scienziato di origine catanzarese, Renato Dulbecco, nel 1975, il prossimo (ed il primo in senso assoluto) possa essere un ex alunno del prestigioso Liceo Classico Melitese e Calabrese, non solo di nascita, ma di costumi, cultura e tradizioni.