Il fenomeno mediatico del peperoncino di Soverato
- Francesco Tassone
L’invenzione di Franco Neri, attore cabarettista, che della spezia, ne ha fatto il suo cavallo di battaglia e non solo. E’ riuscito a stupire gli autoctoni, increduli nel vedersi attribuire una specialità non propriamente propria. Dalle nostre parti giunge tramite gli spagnoli, introdotto in Europa, ancora prima, da Cristoforo Colombo al ritorno del suo secondo viaggio dalle lontane Americhe. Il peperoncino appartiene alla famiglia delle Solonacee, così come i pomodori, le patate, le melanzane e il tabacco.E’una pianta perenne a vita breve. Cinque sono le specie domestiche più diffuse: il Capsicum annuum, probabilmente la più coltivata e la più comune in Italia, conosciuta anche come peperoncino di Cayenna, il Capsicum baccatum, che include il cosiddetto cappello del vescovo, Capsicum chinense, il cui nome potrebbe trarre in inganno. Difatti la varietà non è cinese, bensì sud-americana, in particolare è originario dell’Amazzonia, il Capsicum frutescens, che include tra gli altri, il tabasco e il Capsicum pubescens, che include il sudamericano rocoto,comunque ne esistono parecchie decine di varietà ancora. La sostanza responsabile della piccantezza, invece è l’alcaloide capsaicina, unitamente a 4 sostanze naturali correlate, indicate comunemente come capsaicinoidi. La piccantezza del peperoncino è relativa e, il sapore che si percepisce al gusto, dipende dal rapporto e delle proporzioni di queste sostanze. L’unità di misura della piccantezza del peperoncino, è la scala di scoville che va da 0 SU, per il peperone dolce, a ben 2.009.231 SU, record” mondiale di misurazione singola non riconosciuto però dal guinness dei primati, per il Trinidad Scorpion Mouroga. In Calabria viene usato nella preparazione di numerose specialità. Tra cui i salumi calabresi a marchio D.O.P, la nduja di Spilinga, la sardella e numerose altre conserve oltre che in un’infinità di ricette gastronomiche. Per quello che riguarda le caratteristiche nutrizionali, il peperoncino è ricco di vitamine quali. quelle del gruppo A, B2, C, Acido Pantotenico e di olii essenziali. Ha proprietà antimicrobiche, antibiotiche, antiossidanti. E’ un vasodilatatore, un anticolesterolo, può contribuire alla prevenzione dell’aterosclerosi e dell’infarto del miocardio. Degli effetti antidolorifici della capsaicina, il mondo scientifico è pienamente conscio difatti, in occasione del 13° World Congress of Pain, sono stati presentati nuovi dati a supporto dell’efficacia di un nuovo farmaco a base di capsaicina all’8% , nella cura del dolore neuropatico di tipo periferico. Numerose altre sono le applicazioni sia nella cosmesi che in campo medico, per la preparazione di farmaci e unguenti.